programma 2023
La prima edizione del Festival della Meraviglia ha visto
Laveno Mombello animarsi di una rassegna di eventi. Conferenze, concerti,
incontri, mostre: 33 eventi in totale con 1111(!) posti per i visitatori, per
dare vita a una narrazione corale dello stupore e della capacità di
meravigliarsi come bisogno esistenziale. Abbiamo avuto un pubblico
piuttosto fedele, con persone che sono tornate nei diversi giorni per
partecipare a uno o più eventi. Molti degli eventi sono stati sold out e
stimiamo che, alla fine, un totale di circa 400 partecipanti siano passati da
Laveno, solo nel week-end del 12-14 maggio.
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Uno dei valori del Festival è stato il tempo dilatato dedicato agli incontri “a tu per tu” con professionisti di fama, come Michele De Lucchi e Piergiorgio Odifreddi. Ma anche i giovani talenti locali hanno avuto modo di parlare delle loro passioni. I concerti hanno dimostrato come la musica possa arrivare immediatamente al cuore e allo "stomaco" delle persone.
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Alice Gomiero, giovane curatrice, e Giuliana Iannaccaro hanno introdotto molti degli eventi e con disinvoltura hanno stimolato una viva interazione tra relatori e pubblico. Il fil rouge del Festival è stato il chiedere a tutti i relatori e agli artisti di parlare del ruolo della meraviglia nella loro vita. Questo ha trasformato ciascuno degli eventi in qualcosa di molto personale e umano, che è ciò a cui il pubblico si è connesso.
Questa prima edizione del Festival ha funzionato perché si è costruita sulla buona volontà di chi organizza e sulla generosità di relatori, presentatrici e concertisti. Si ringrazia le quasi 100 persone – tra organizzatori, volontari e relatori – che hanno reso tutto questo possibile, ma soprattutto il pubblico, che ha risposto numeroso. Tutti abbiamo vissuto un momento di meraviglia, un momento di felicità forse.

Uno dei valori del Festival è stato il tempo dilatato dedicato agli incontri “a tu per tu” con professionisti di fama, come Michele De Lucchi e Piergiorgio Odifreddi. Ma anche i giovani talenti locali hanno avuto modo di parlare delle loro passioni. I concerti hanno dimostrato come la musica possa arrivare immediatamente al cuore e allo "stomaco" delle persone.

Alice Gomiero, giovane curatrice, e Giuliana Iannaccaro hanno introdotto molti degli eventi e con disinvoltura hanno stimolato una viva interazione tra relatori e pubblico. Il fil rouge del Festival è stato il chiedere a tutti i relatori e agli artisti di parlare del ruolo della meraviglia nella loro vita. Questo ha trasformato ciascuno degli eventi in qualcosa di molto personale e umano, che è ciò a cui il pubblico si è connesso.
Questa prima edizione del Festival ha funzionato perché si è costruita sulla buona volontà di chi organizza e sulla generosità di relatori, presentatrici e concertisti. Si ringrazia le quasi 100 persone – tra organizzatori, volontari e relatori – che hanno reso tutto questo possibile, ma soprattutto il pubblico, che ha risposto numeroso. Tutti abbiamo vissuto un momento di meraviglia, un momento di felicità forse.