dialogo
NATURARCHY: verso un nuovo contratto con la natura

Esiste un movimento globale emergente che coinvolge scienziati, artisti, esperti legali, attivisti e politici, il cui obiettivo è riconoscere diritti alla natura o a suoi componenti, come fiumi, vallate, specie viventi o ecosistemi. Negli ultimi due anni, il progetto SciArt del Joint Research Centre ha sviluppato un percorso multidisciplinare che ha portato a NaturArchia, una mostra internazionale in cui il tema dei diritti alla natura si è articolato in vari filoni, come “Natura e legge”, “Umano/non umano”, “Tecnologia verde” ed “Economia sostenibile”. Si presenterà e discuterà il frutto della collaborazione tra artisti, scienziati e policy makers, con tredici opere d’arte – o di scienz’arte.

Caterina Benincasa



è curatrice del progetto Art & Science del Joint Research Centre della Commissione Europea. Caterina Benincasa ha una formazione in Fisica, Filosofia, Storia della Scienza, Arte Contemporanea e Studi sul Patrimonio Mondiale. Negli ultimi 15 anni ha lavorato all'incrocio tra scienza-arte-patrimonio, con particolare attenzione alla transdisciplinarità, alle collaborazioni arte-scienza, alle arti e al patrimonio, dove l'arte è intesa come modalità di ricerca e indagine. Ha lavorato in Germania dove ha co-fondato il KLAS (Knowledge Link Through Art & Science), un programma di residenza per artisti della Max Planck Society. È cofondatrice di Innovate Heritage, un programma in corso approvato dall'UNESCO per promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenze tra le arti contemporanee e il patrimonio culturale.
 

Adriaan Eeckels



è uno storico, umanista e semiotico. Ha ottenuto la laurea in Storia all’Università Cattolica di Leuven (Belgio), lavorando sulle caratteristiche epistemologiche della narrativa nella Storia. La maggior parte della sua carriera si è svolta nelle istituzioni europee. Nel 2016, è stato incaricato del nuovo progetto “SciArt” (scienza e arte) del JRC. In questo ambito, ha sviluppato un metodo versatile di ricerca collaborativa transdisciplinare, basato su incontri aperti tra artisti, scienziati e ‘policymakers’La ricerca si è concretizzata in tre mostre, su temi diversi, connesse alle priorità della Commissione europea: ‘fairness’ (Fair/Fear, 2017); Big Data, Intelligenza artificiale e trasformazione digitale (Datami, 2019); diritti della nature (NaturArchia, 2024). In questi anni il progetto ha prodotto 54 opere d’arte originali. G.