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Il Museo delle Tecnologie dell’Antropocene: nuove opere
Il Museo delle Tecnologie dell'Antropocene è a metà strada tra una galleria d'arte e un laboratorio scientifico; raccoglie oggetti dell'Antropocene - un periodo di tempo intorno al 2000 CE - e li trasforma in cose che raccontano un rapporto apparentemente problematico tra l'uomo e la natura. Il museo contribuisce a far riflettere su come questo rapporto abbia determinato la vita degli esseri umani e dei non umani in quel periodo. Cerca inoltre di rispondere a domande come: quando si è concluso esattamente l'Antropocene? Quali sono le ragioni - una o molte - per cui si è concluso? Come hanno fatto la Terra, la vita e l'umanità a continuare fino a oggi?
Frank Raes
ha lavorato presso il Joint Research Centre della Commissione Europea dal 1987 al 2015; con il suo gruppo, ha sostenuto lo sviluppo delle politiche dell'UE in materia di cambiamenti climatici. Ha sempre nutrito un forte interesse per la collaborazione tra artisti e scienziati per favorire una presa di coscienza pubblica sui problemi del mondo moderno. Nel 2015 ha dato vita al Festival "RESONANCES", un progetto biennale del JRC in cui scienza, arte e Politica si intrecciano; ha pubblicato il primo rapporto della Commissione Europea sotto forma di libro d'arte. Nel 2017 ha fondato il "Museo della Tecnologia dell'Antropocene". Nel 2023 e 2024 ha organizzato, insieme al Comune di Laveno Mombello (VA), le prime due edizioni del Festival della Meraviglia. G.