Quali sono i confini di una famiglia? Quanto sono muri
e quanto luogo di incontro?
Nell’attualità la paura rischia di determinare sempre
di più le relazioni, limitandole in numero e in profondità. Sempre più le
persone sono sole, sempre più le porte sono presidiate per evitare che entri lo
sconosciuto.
Com’è possibile allora che ci siano famiglie e
persone che osano superare queste barriere tanto da sognare di poter vivere
vicino ad altre, con le porte aperte, pur nel rispetto dei confini reciproci e
in relazione e sintonia con i territori e i quartieri in cui sono inserite?
Apparentemente rischiano molto, nella realtà scelgono
di vivere meglio e in sicurezza, per sé e i propri figli.
Elisabetta Sormani
è presidente dell’Associazione Mondo di Comunità e Famiglia. Dice di sé: “Nasco a Milano nel settembre del 1962 e
cresco in città tra famiglia, scuola, amici, scoutismo e sport. Mi laureo in
Medicina e Chirurgia e mi sposo con Tullio, conosciuto sui banchi
dell’Università. Dopo la nascita della prima figlia ci trasferiamo per un anno
e mezzo in Bolivia per un’esperienza di volontariato come medici in un progetto
di sviluppo sociosanitario.
L’esperienza ci insegna tantissimo sulla vita.
Torniamo in quattro e a quel punto pensiamo bene a che tipo di cammino vogliamo
intraprendere come persone e famiglia in Italia. Conoscevamo già bene
l’esperienza della Comunità di Villapizzone: abbiamo partecipato a un gruppo di
famiglie interessate all’esperienza di vita solidale. Del gruppo
faceva parte anche qualcuno che poi avrebbe fondato l’esperienza del Bostano. Nel 1995
(con il terzo figlio neonato) ci siamo trasferiti a vivere a Villapizzone (vecchia
villa padronale nella periferia di Milano).
Inizia l’avventura comunitaria, e mentre Tullio
prosegue l’esperienza lavorativa come medico e diventa medico di base, io
decido di continuare una formazione in medicina omeopatica e medicina cinese, e
nel frattempo di impegnarmi nella famiglia e nella comunità. L’esperienza di
“dirigente domestica” della nostra grande famiglia (una decina di persone fra
noi, figli naturali e ragazzi/e accolti per un periodo) mi coinvolge totalmente
per alcuni anni. Nel frattempo sostengo Bruno Volpi nello sviluppo dell’Associazione
Comunità e Famiglia Lombardia. Negli anni, molte comunità nascono e nel 2003
viene fondata l’Associazione Mondo di Comunità e Famiglia, che mi impegna
sempre più. Ne divento presidente nel 2015 per la prima volta. L’associazione
cresce e ora è una esperienza nazionale con un tessuto sociale solido.
Nel 2018, insieme ad altri della mia comunità e a
cittadini del quartiere, fondiamo l’Impresa Sociale Villapizzone srl, che avvia
la QuasiLocanda, ristorante bar di quartiere che attualmente impiega 14
persone. Il locale è divenuto il punto di riferimento del quartiere, ma non
solo.
Dal 2017 ad oggi, Tullio e io siamo diventati nonni di
5 nipoti.
Ancora oggi accogliamo ragazzi/e in casa con noi, anche
se con un ritmo diverso, ma i confini “naturali” della famiglia ci risultano
ancora stretti. G.